Un racconto di guerre fratricide, di un amore omosessuale provato e mai vissuto, e la sotterranea prigionia in compagnia di vecchi dischi d’opera, di polvere ed oggetti provenienti al passato. All’origine, uno scherzo che trova esito nell’orrenda mattanza a cui Rocco/Aìda sopravvive ma per poco, concedendosi un’ora soltanto per parlare d’amore e di fatti di sangue, prima che il veleno faccia effetto. E con un’intensità particolare che, già in forma di lettura, lascia presagire, condizioni ottimali ed un alto livello drammaturgico per il lavoro teatrale in costruzione.

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