Fata Morgana: tra Miti, Leggende e Fenomeni Ottici

Fata Morgana: tra Miti, Leggende e Fenomeni Ottici

Chi conosce la leggenda della Fata Morgana?

Vi sono molte versioni legate al mito della Fata Morgana ma ognuna di esse ha un filo conduttore che la descrive come una maga molto potente.

Cominciamo col dire che la Fata Morgana o Fata delle Acque, è una figura mitologica di origine celtica, delle leggende legate a Re Artù, suo fratellastro, divenendone addirittura l’antagonista non solo di Artù ma anche di Ginevra e di Mago Merlino.  Artù, allevato da Merlino, sappiamo essere figlio illegittimo di Ingraine, madre di Morgana, che lo concepì al di fuori del matrimonio. Morgana, gelosissima di Artù decide di eliminarlo. Per mettere in atto il suo piano, dopo averlo attratto su di una nave fatata, gli sottrae la spada magica, Excalibur, e prova a farlo combattere contro uno dei suoi tanti amanti, il cavaliere Accolon, che nel frattempo grazie a Morgana viene in possesso della spada di Artù. Il piano messo in atto da Morgana però fallisce in quanto Artù riesce a riprendersi Excalibur e uccide Accolon. Da qui, una serie di complotti faranno da cornice alla distruzione della Tavola Rotonda. Altre versioni del mito raccontano un finale positivo con la riconciliazione di Artù e Morgana.

Nel corso dei secoli, la figura di Morgana assumerà a tratti peculiarità differenti , da guaritrice a traditrice e maga esperta di incantesimi e sortilegi di varia natura.

Questo essere la “Dea” degli incantesimi e dei miraggi ha dato il nome ad uno strano fenomeno ottico che in giornate particolarmente terse, si verifica tra le due coste dello Stretto di Messina, quella calabrese e quella siciliana che divisi da poco più di tre Km di mare, in particolari condizioni atmosferiche, appaiono vicinissime. Si possono nettamente distinguere le case, le colline, la vegetazione, le strade, le auto e addirittura la gente che cammina. Tra le due sponde, quasi come sospesa nell’aria si vede l’immagine riflessa delle due città: Messina da Reggio Calabria, Reggio Calabria da Messina quasi come fossero a pochi metri l’una dall’altra.

Si tratta di un fenomeno ottico simile ad un miraggio che prende appunto il nome di “Fata Morgana”, in quanto la leggenda (ma vi sono varie versioni), vuole che tra i tanti amanti di Morgana vi fosse pure Ruggero I D’Altavilla, fratello di Roberto il Guiscardo, il quale fu indotto alla conquista della Sicilia grazie ad un incantesimo di Morgana la quale, con un colpo di bacchetta magica, la fece apparire talmente vicina  da poterla toccare con le mani. Il re normanno però, rifiutò di conquistare l’isola con l’inganno, cosa che riuscì a fare solo trent’anni più tardi. Questo è ciò che narra la leggenda, di cui ripetiamo, esistono varie versioni.

Dal punto di vista scientifico il fenomeno della Fata Morgana sullo Stretto di Messina, avviene quando …….. ” i raggi di luce sono fortemente incurvati dal passaggio attraverso strati d’aria a temperature diverse , in condizioni di inversione termica, in cui la trasmissione tra gli strati è caratterizzata da un brusco gradiente termico, con la formazione di un evento atmosferico”…….   e quindi grazie    …..” ad un effetto dovuto alla particolare distribuzione dell’indice di rifrazione della luce del sole in diversi strati d’aria per certi versi analogo al miraggio”……….    Il fenomeno ottico della Fata Morgana ha dato anche origine alla leggenda nordica dell’ Olandese Volante, ovvero una nave fantasma condannata a non poter mai toccare la terraferma e destinata a solcare in eterno i mari senza destinazione. Ma questa è un’altra storia..

 

 

 

Fonte: bit.ly/2schDRP

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